Scheda: Oggetto - Tipo: Documento

Furioso 1532. Il dono Segre-Debenedetti

Frontespizio dell'edizione donata dal filologo Cesare Segre

Orlando furioso di messer Ludouico Ariosto nobile ferrarese. Nuouamente da lui proprio corretto e d'altri canti nuoui ampliato, Impresso in Ferrara, per maestro Francesco Rosso da Valenza, a di primo d'ottobre 1532, [248] c., ill., 4°


VIA DELLE SCIENZE 17

Realizzazione: 1532

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Categorie

  • re | torre | nobile | famiglia | critico | biblioteca

Tag

  • La città di Ludovico Ariosto

Caratteristiche

Ludovico Ariosto pubblicò a Ferrara il suo poema tre volte: la prima nel 1516, poi nel 1521 e infine nel 1532. Questa terza edizione è ampliata nel numero dei canti e rielaborata linguisticamente dall’autore. Pochi giorni dopo la stampa, il 9 ottobre, Ariosto manda una copia del suo rinnovato poema a Elisabetta d’Este a Mantova, accompagnando il pacco con una lettera.

L’esemplare, l’unico conosciuto in carta grande con i margini intatti, manca del frontespizio originale sostituito da un facsimile. La legatura è del secolo XIX, in marocchino rosso con decorazioni sui piatti a secco e dorate e con filetti in oro sui labbri. Proviene dal lascito testamentario a favore della biblioteca Ariostea di Cesare Segre (1928-2014), filologo, semiologo e critico letterario, già accademico dei Lincei, avvenuto alla sua scomparsa. Il bolognese Ferdinando Belvisi riferisce di aver ottenuto il volume a Ferrara da uno degli ultimi discendenti della famiglia Ariosto, lo cedette poi al bibliofilo e bibliografo milanese Gaetano Melzi (1786-1851) il quale fece rifare il frontespizio mancante. Passò poi nelle mani del filologo Santorre Debenedetti (1878-1948), zio di Cesare Segre. La Biblioteca Ariostea possiede altri due pregevoli esemplari di questa edizione.

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Ente Responsabile

  • Assessorato alla Cultura e al Turismo, Comune di Ferrara

Autore

  • Arianna Chendi