Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Giuseppe Coen (1811-1856)

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Giuseppe Coen è pittore e patriota. Partecipa ai moti del 1848 a Ferrara e nel 1849 diviene consigliere comunale. A Venezia si dedica alla fotografia e partecipa all’esposizione Universale di Parigi del 1855, dove alle sue immagini viene conferita la medaglia di bronzo.


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Categorie

  • patriota | pittore | artista

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  • Ferrara ebraica | Jewish Ferrara

Ultimo discendente di un’antica famiglia decaduta finanziariamente, rimane presto senza padre e trascorre “gli anni più bollenti della giovinezza tra la musica, la pittura, la ginnastica e le geniali letture, senza prefiggersi una carriera a percorrere, un serio scopo a raggiungere” (Pesaro 1878, p. 96).

Dopo la morte della madre, sposa la concittadina Ester Finzi, dalla quale ha tre figli, e decide di fare della pittura una professione, diventando un buon vedutista. Tra il 1843 e il 1845 si trasferisce a Roma per perfezionarsi e ha contatti con Massimo d’Azeglio (1798-1866). Durante i moti del 1848 “si distinse per patriottismo, e il 19 marzo 1849 fu eletto Consigliere Comunale con bella votazione” (Pesaro 1878, p. 97).

È fra gli illustratori del volume Album Estense, di Antonio Frizzi, pubblicato in italiano e francese da Abram Servadio nel 1850. Nello stesso anno si trasferisce con la famiglia a Venezia, dove decide di dedicarsi alla fotografia con risultati notevoli: all’Esposizione Universale di Parigi nel 1855 le sue immagini di Venezia ottengono la medaglia di bronzo. Muore a Venezia nel 1856. Due sue vedute vengono esposte nella mostra I Tal Ya: isola della rugiada divina, duemila anni di arte e vita ebraica in Italia, a cura di Vivian B. Mann, tenutasi a Palazzo dei Diamanti dal 18 marzo al 17 giugno 1990.

 

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Ente Responsabile

  • Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Autore

  • Federica Pezzoli