Villa Fano
Eretta nel 1912 su commissione di Luigi Fano e disegno degli ingegneri Domenico Barbantini e Antonio Mazza. Oggi la proprietà è suddivisa in quattro appartamenti e perciò non è aperta al pubblico.
Storia dell'edificio
Luigi Fano, studioso di idrografia antica e autore di un noto volume sulle bonifiche, nel 1912 si fece costruire una villa, al termine estremo di viale Cavour, da due ingegneri cugini: Domenico Barbantini e Antonio Mazza. L'edificio passò in seguito a Eden Boari, proprietario terriero che fu ucciso nel 1949 dai propri contadini durante uno sciopero.
L'edificio è giocato sulla calibratissima simmetria dei volumi raccordati dal motivo storicistico della torretta, per la quale i progettisti sembrano ricordarsi della torretta con loggia belvedere progettata nel 1883 per la Villa Bernaroli di Porotto da Edoardo Collamarini, maestro dell'eclettismo umbertino a Bologna. L’esito risulta tuttavia poco originale, se confrontato con i coevi interventi floreali di Contini in altre ville del Viale.
Recentemente restaurata, la villa ferrarese rivela comunque nell'insieme un garbato accento espressivo e un intelligente gioco planimetrico.
Descrizione dell'edificio
La villa è in stile eclettico umbertino.
Si accede all’edificio tramite una scala a invito simile a quella presente in Villa Amalia. Il piano terra l’edificio è caratterizzato dalla presenza di un portico con due arcate a tutto sesto e di finestre della stessa forma. Al piano nobile, sulla torretta, ingentilisce la facciata una trifora con arcatelle a tutto sesto e colonne con capitelli in stile eclettico ottocentesco. Sempre al piano nobile, il corpo di fabbrica adiacente alla torretta presenta un piccolo terrazzo con balaustrine neorinascimentali. Al secondo piano le portefinestre sono ad arco a sesto ribassato, sottolineato da una sfuggente cornice. Al terzo e ultimo piano emerge la torretta con trifora su viale Cavour, caratterizzata da finestre rettangolari con infissi originali dell’epoca di gusto neo-medievale. L’ultimo piano della torretta ha una pianta più ampia rispetto a quella dei piani sottostanti, sorretta da beccatelli ad archetto leggermente strombati.
Tutti gli angoli dell’edificio sono sottolineati da un leggero bugnato verticale.
La facciata su via Ortigara presenta stilemi simili ed è caratterizzata da una cornice marcapiano fra il piano terreno e il piano primo e da cornice a tutto sesto sulle finestre con archetto a sesto acuto.
Collocazione nel contesto urbano
L’edificio dista circa 600 metri dalla stazione e circa 950 metri dal Castello Estense.
Testimonianze
«L’edificio è giocato sulla calibratissima simmetria dei volumi raccordati dal motivo storicista della torretta.»
(L. Scardino, Itinerari di Ferrara moderna, Alinea editrice, Firenze 1995, p. 98)
Note
Scheda a cura di Mattia Bergamini, Patrizia Carletti, Larissa Cunha, Andrea Zocco, 5B a.s. 2018/19, Istituto G.B. Aleotti
Sitografia
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Ente Responsabile
- Assessorato alla Cultura e al Turismo, Comune di Ferrara