Scheda: Luogo - Tipo: Monumenti, lapidi e fontane

Lapidi del cimitero ebraico di via delle Vigne

Lapidi del Cimitero Ebraico in Via delle Vigne. Fotografia Baraldi. © IAT Ferrara - Ferrara Terra e Acqua

La tomba più antica del cimitero ebraico di via delle Vigne risale al 1549. Gli epitaffi in lingua ebraica sulle steli, spesso in rima e ritmo, oltre che preziose fonti storiche, possono essere considerati un genere letterario a se stante nella storia della letteratura ebraico-italiana.

 


Lat: 44.843490 Long: 11.630226

Costruzione: 1549
Sepoltura David Franco

Costruzione: 1803
Sepoltura di Mordekai Shalom Pesaro

Costruzione: 1816
Sepoltura di Zutila Pesaro

Costruzione: 1915
Sepoltura di Yosef Hayyim Immanuel Yare

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Categorie

  • lapide

Tag

  • Ferrara ebraica

1. David Franco

La tomba di David Franco è la più antica presente nel cimitero di via delle Vigne.

Epitaffio di David Franco m. 18 Elul 5309, 21 settembre 1549

“Questa è la pietra sepolcrale / del pio, umile e stimato / Signore David Franco figlio dell’onorato signor / Yehudah Franco, il ricordo del giusto sia in benedizione, / morto giovedì 18 mese di Elul / 309 del computo minore. Sia la sua anima unita nel vincolo della vita.”

2. Epigrafe coniugale

La stele di Mordekai Shalom Pesaro e della moglie Zutila è doppia, costituita da un’unica pietra con due coronamenti superiori semicircolari con alcuni ornamenti.

Epitaffio di Mordekai Shalom Pesaro m. 26 di Tisri 5564, 12 ottobre 1803 e della moglie Zutila m. 7 di Av 576, 1 agosto 1816

“Qui è sepolto un uomo forte nella giustizia / dallo splendore grande, come Mordekai, / perseguiva la Pace e rafforzava le brecce / eran grandi la sua sapienza e dottrina / e come Ezechia ha illustrato l’incisione / della famiglia Pesaro, si è innalzato / il suo spirito buono, che ora abita in cielo, / il 26 di Tisri dell’anno 5564. / O assemblea di Israele, alla moglie Istila / la sua bellezza e perfezione son cadute, / ecco si è spenta la signora Zutila / per le sue buone opere la sua anima liberò / Iddio, che la chiamò e separò dal mondo / Il 7 di Av 576 fu estratta la sua sorte, / il frutto della sua mano l’ha resa perfetta / poiché ora la sua anima è stata vivificata.”

3. Yosef Hayyim Immanuel Yare

Mantovano di origine, è stato rabbino di Ferrara. Nella parte alta della lapide in marmo, affissa ad uno dei muri che delimitano le sezioni del cimitero, sono intagliate le tavole della legge e al loro interno in ebraico i dieci comandamenti in forma abbreviata.

Epitaffio di Yosef Hayym Immanuel Yare m. 13 Kislew 5676, 20 novembre 1915

“La notte del giorno in cui Dio si riposò / 13 del mese di Kislew dell’anno 5676 / è stato chiamato l’onorato, eccellente, saggio nostro maestro il Rabbino / Yosef Hayym Immanuel Yare, / nativo di Mantova, / il quale per 35 anni / servì in santità nella santa comunità ebraica di Ferrara. / Fu padre e prossimo per i poveri, / e spese le sue energie e il suo pensiero / per fondare nella nostra città una casa di ricovero per i malati. / Di grande intelligenza, indagò e fece ricerche nella letteratura della nostra lingua santa / e si meritò una grande fama nella sua generazione. / I capi della nostra comunità a perenne memoria / posero”.

Fototeca

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Ente Responsabile

  • Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Autore

  • Edoardo Moretti
  • Sharon Reichel