Scheda: Evento - Tipo: Culturale

Museomix 2016

Le quattro città che hanno preso parte alla prima makeathon creativa italiana

Museomix è un evento culturale collaborativo e una comunità globale. Accade nello stesso weekend in diversi paesi, dal Québec alla Francia, passando per Svizzera e Belgio, e prevede tre giorni di lavoro intellettuale e manuale, sempre di squadra.


CORSO ERCOLE I D' ESTE 19

Inizio: 11 Novembre 2016

Fine: 13 Novembre 2016

Translate

Categorie

  • storico | sindaco | re | porta | orto | officina | museo | intellettuale | famiglia | comunità

Tag

  • Museomix

Un format internazionale

Museomix arriva a Ferrara: la prima makeathon creativa, dall’11 al 13 novembre, prende vita nel Museo del Risorgimento e della Resistenza e, contemporaneamente in altre quindici città del mondo. In Italia hanno vinto la call internazionale anche il Museo Tolomeo di Bologna, il Museo Carlo Zauli di Faenza e il CAOS - Centro Arti Opificio Siri - di Terni. People make museums è il motto concepito per aprire i musei a nuovi pubblici. Comunicatori, designer, maker, programmatori informatici, esperti delle collezioni e mediatori culturali, lavoreranno insieme dentro il museo con l’obiettivo di trasformarlo in un’officina dove si progettano e realizzano prototipi, utili a migliorare l’approccio alla cultura e a coinvolgere più persone possibili.

Cultura è anche integrazione

Il Comune di Ferrara, che ha preso a cuore il progetto da inizio anno, ha dato la possibilità ai partecipanti di alloggiare gratuitamente all’Ostello Estense. Il team ferrarese, grazie alla collaborazione della Cooperativa Sociale Camelot, ha deciso di dare un esempio concreto di integrazione, affiancando alle tre equipe che popoleranno il museo i rifugiati ospitati dall’ostello. E saranno proprio loro ad accogliere i mixer provenienti dal resto d’Italia e d’Europa. Il primo passo per sentirsi a proprio agio nello spazio in cui si vive è l’ospitalità di chi ti sta intorno. Lo sa bene chi si è lasciato alle spalle affetti e famiglia per potersi costruire un futuro migliore. Un gruppo di rifugiati si metterà in gioco con l’obiettivo dello scambio: le loro abilità al servizio delle equipe di professionisti e i professionisti a disposizione per insegnare loro delle nuove abilità.

«L’integrazione si costruisce – ha affermato il vicesindaco Massimo Maisto – facendo conoscere la nostra storia agli altri, vicini e lontani che siano, quella che troppo spesso diamo per scontata. Da chi proviene da altre regioni ai turisti stranieri, dai rifugiati politici sino ai nostri studenti che dobbiamo crescere al meglio, l’accesso e la fruizione alla bellezza di ieri devono essere semplici e coinvolgenti. Questo non significa banalizzare il nostro patrimonio culturale, bensì proprio rinnovarlo. L’amministrazione comunale crede fermamente nei musei e in ogni motivata opportunità per farli sentire uno spazio comune: un punto d’incontro costante tra nuovi e vecchi cittadini». Oltre che dal Comune e dall’Università di Ferrara, l’evento è scaturito dall’impegno dell’IBC Emilia-Romagna e della coop BAM! Strategie Culturali, con il supporto di NEMO Network of European Museums Organization e di Aster, la partecipata che si occupa delle eccellenze regionali in campo di innovazione.

Il terreno di gioco

Il Museo del Risorgimento e della Resistenza è l’unico museo civico italiano a partecipare a Museomix. Si tratta di uno spazio fertile, fondato dalle famiglie risorgimentali ferraresi che favorirono l’unità del tessuto sociale, creando una mentalità accogliente. Hanno scelto di lasciare alla città una collezione che raccoglie la storia dei loro nonni per non dimenticare le loro conquiste ideologiche. La collezione consente di raccontare visivamente a chiunque entri nel museo quali sono le radici del Novecento locale, ma di più, di quello nazionale. Sono principi che da allora si sono innestati nella democrazia odierna.

Conquiste concrete

Pochissimi musei delle dimensioni del Museo del Risorgimento e della Resistenza possono vantare una connessione wifi libera. Questa è stata la prima conquista ottenuta dall’arrivo di Museomix, che ha aperto le porte ai creativi digitali di tutta Europa.

«Un primo passo – ha spiegato Elena Bertelli di BAM! Strategie culturali – che consente al museo di raccontarsi in modo più accattivante e diretto, alla portata di tutti. Percepire come i visitatori “leggano” la storia che le collezioni propongono è molto importante ed è per questo che i terreni di gioco proposti ai mixer sono stati realizzati sulla base di un’analisi del “sentiment” del pubblico. Lo scambio di competenze e il lavoro di squadra hanno innescato un processo di innovazione sociale». Inoltre il Comune di Ferrara ha scelto di ospitare i mixer presso l’Ostello Estense e di consegnare loro una bicicletta, per poter attraversare la città senza perderne la vista, lo spirito di chi la abita quotidianamente e i particolari che la rendono unica.

Tutti al museo!

L’evento è scaturito dall’impegno di alcuni partner d’eccezione. La responsabilità tecnica del FabLab era in mano a Tryeco 2.0, una “creative maker farm” che si occupa di modellazione tridimensionale avanzata, e a MakeInCo Comacchio, che utilizza attrezzature innovative gestite attraverso software open source facilmente accessibili. L’Associazione Mayr+Verdi si è occupata di fornire i pasti agli ospiti, mentre il Lions Club Estense ha supportato l’iniziativa, partecipando alla tre giorni con il suo presidente, Giorgio Ferroni.

«Dietro a qualsiasi oggetto c’è un essere umano; persino la tecnologia è fatta a misura d’uomo. Il cambiamento, perciò, non deve essere vissuto in maniera negativa – ha concluso la responsabile Antonella Guarnieri – Il rapporto tra chi lavora con la tecnologia e chi lavora nel museo è fondamentale e crediamo possa essere una delle chiavi attraverso le quali il nostro patrimonio storico ed i valori in esso contenuti potranno essere consegnati alle nuove generazioni. Domenica pomeriggio, perciò, eravamo orgogliosi di avere la coda per l’apertura del museo remixato».

Eventi correlati

Luoghi correlati

Ente Responsabile

  • Assessorato alla Cultura e al Turismo, Comune di Ferrara

Autore

  • Matteo Bianchi