L’imponente costruzione raggiunse un volume di circa 25000 metri cubi e al suo interno venne sistemata l’Agenzia Generale dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni (INA). Attualmente il palazzo è un condominio suddiviso in appartamenti di pregio e uffici.

Fin dalla sua progettazione, l’edificio ha molte destinazioni d’uso: è descritto come un inserimento modernista adeguato a una metropoli posto in contrasto con il fortilizio trecentesco. All’esterno fu adoperato un connubio, tipicamente ferrarese, fra il laterizio, il “ceppo comune” e il “ceppo policromo”, quest’ultimo proveniente dal Lago d’Iseo. Con lo stesso materiale sono stati realizzati i tre balconi della facciata dei quali il più monumentale è quello ad angolo che ne rappresenta anche il prospetto privilegiato.

L’edificio è oggi parte dell’itinerario turistico Ferrara città del Novecento.

Il progetto del Palazzo fu apprezzato soprattutto per la funzionale disposizione degli ambienti interni, l’adozione di buoni confort abitativi e un’ingegnosa soluzione per deumidificare gli ambienti, costituita da un’intercapedine nei muri delle fondamenta.

Il pianterreno, porticato, fu adibito a uffici, negozi e garages, mentre gli altri piani vennero destinati ad appartamenti: il condominio fu curato in ogni minimo dettaglio, anche in senso decorativo, dagli ascensori con corrimano in rame ai pavimenti in marmo policromo e alle porte rivestite in lamiera d’acciaio. Oggi, però, per sistemare degli uffici al pianterreno, è stata ricoperta un’interessante decorazione eseguita nel 1943 da Adolfo Busi sul tema del “Palio Estense”.

Il Palazzo delle Assicurazioni Generali è parte dell’itinerario Ferrara città del Novecento.