Documento anno 1254
Un documento del 1254 costituisce una delle prime testimonianze della presenza di ebrei a Ferrara.
In un documento datato 29 maggio 1254, l’ebreo Bondì richiede al podestà Iacopino Rangoni l’assegnazione di un estimatore che, a nome del Comune di Ferrara, valuti i beni e le proprietà del debitore Prevosto di Denore e gliele consegni per insoluto, spese comprese. Guirando de Porta, giudice e assessore del podestà, per accondiscendere alla richiesta di Bondì, nomina estimatore il notaio Martino. Nelle grida diffuse in città, nei borghi e in Denore, Martino pone un termine di quindici giorni perché chi ritenga di avere diritti sui beni di Prevosto, intenda difenderli o offrire più di quanto stimato, si presenti davanti al giudice.
Trascorso il periodo senza che nessuno si sia fatto avanti, il giudice assegna all’ebreo Bondì, a nome del podestà, i terreni di Prevosto, salvaguardando chi vantasse maggiori diritti su di essi ed affida ad un banditore comunale il compito di consegnare a Bondì quelle proprietà.
Bibliografia
- Graziani Secchieri, Laura (a cura di), Ebrei a Ferrara. Ebrei di Ferrara. Rapporti tra istituzioni ed ebrei dal Medioevo all'emancipazione, Catalogo della mostra (Ferrara, Museo Nazionale dell'Ebraismo italiano e della Shoah, 3 ottobre 2013 - 6 gennaio 2014), Ferrara Arte, Ferrara 2013 Vai al testo digitalizzato
Fonti Archivistiche
- Archivio Storico Diocesano di Ferrara, Monastero di San Guglielmo, Pergamene, Filza B, 2/2, n. 21: 29 maggio 1254, Ferrara
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Ente Responsabile
- Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
Autore
- Edoardo Moretti
- Sharon Reichel