Impresa di costruzioni ARAN
L’impresa generale di costruzioni ARAN operò soprattutto nei pressi di Roma, dove costruì diversi edifici. Uno dei lavori che le venne affidato riguarda i ferraresi davvero da vicino; infatti si tratta delle due case a torre di fianco alla stazione.
"Una casa a torre"
L’architetto Gian Carlo Capra è stato il punto di partenza per la costruzione di quello che oggi è uno dei simboli di Ferrara. L’idea della costruzione del grattacielo adiacente alla stazione di Ferrara nacque dalla sua tesi di laurea, esposta a Zurigo e intitolata Una casa a torre. L'idea venne poi tramutata, in realtà, tramite il progetto degli architetti Luigi Pellegrin e Sergio delle Fratte, con l’affidamento dei lavori all’impresa ARAN. L’idea iniziale intendeva costruire una zona abitativa ad alta densità e a basso costo per incontrare le esigenze della popolazione; testimonianze raccontano che un tempo abitare nel grattacielo era un’ambizione che non tutti potevano permettersi.
Apre il cantiere
L’ARAN incaricò i due architetti romani nel 1954, per rispondere alla grande richiesta abitativa in seguito all’incremento demografico del Dopoguerra. Da parte dell’amministrazione comunale ci fu la massima disponibilità, tanto che il progetto fu approvato in due mesi: un tempo impensabile al giorno d’oggi. L’area sulla quale fu eretto l’edificio venne concessa dal comune all’impresa costruttrice, a seguito dell’ impegno a tenere contenuti i costi degli alloggi. Successivamente ci furono molte polemiche per quanto riguardava l’altezza dell’edificio, tanto che Pellegrin decise di abbandonarlo.
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Ente Responsabile
- Assessorato alla Cultura e al Turismo, Comune di Ferrara
Autore
- Classe VB, Istituto tecnico "G. B. Aleotti"